Referendum costituzionale: quale dovrebbe essere la nostra posizione? - Il voto dei membri di DiEM25

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Referendum costituzionale: quale dovrebbe essere la nostra posizione?

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Il 4 dicembre, i cittadini italiani voteranno in un referendum per cambiare la costituzione del paese. Un momento che avrà un chiaro impatto europeo.

Come Collettivo di Coordinamento abbiamo ricevuto numerose richieste dai nostri iscritti per prendere posizione su questa riforma e far sentire la nostra voce.

La stragrande maggioranza degli iscritti e dei DSC in Italia raccomandano un voto per il “No”. Anche il nostro CC crede che gli argomenti per il “No” siano più forti. Tuttavia, in linea col fine ultimo del nostro movimento di democratizzare le decisioni nell’UE e in linea con l’essenza pan-europea di DiEM25, ora chiediamo ai nostri iscritti in ogni angolo dell’Unione di votare per decidere che parte prendere: “Sì” o “No”.

Perché votare “No”?

Se la riforma dovesse essere approvata, gli spazi democratici verrebbero limitati. Si concentrerebbe maggior potere nelle mani del governo italiano, riducendo il ruolo del parlamento e limitando il pluralismo attraverso una legge elettorale che garantirebbe una maggioranza assoluta al partito col maggior numero di voti.

Inoltre la riforma ridurrebbe il potere delle regioni, ostacolando le autonomie locali.

Vista ancor più ampiamente, la riforma sarebbe un’altra espressione dell’attuale richiesta della UE di avere governi nazionali affidabili che possano applicare decisioni tecnocratiche senza il disturbo di un’opposizione politica e del dissenso organizzato. La “governabilità" a tutti i costi, in altre parole. Vedremmo sicuramente una crescita della retorica del tipo “Non ci sono alternativa” che ha caratterizzato la posizione dell’Unione e dei suoi stati dalla crisi del 2008.

Perché votare “Sì”?

Il primo ministro italiano Matteo Renzi ha detto che si dimetterebbe se la riforma venisse respinta - il che potrebbe provocare un periodo di instabilità in uno dei paesi chiave dell’Eurozona.

I sostenitori del “Sì” inoltre affermano che la riforma renderebbe il processo decisionale italiano più veloce ed efficiente e ridurrebbe l’instabilità dei futuri governi garantendo una solida maggioranza assoluta in parlamento.

Volete maggiori informazioni per prendere una decisione? La London School of Economics ha pubblicato due utili articoli sul significato di un “” o un “No”. 

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