Emettere o no un comunicato di sostegno a Julian Assange - Il voto dei membri di DiEM25

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Emettere o no un comunicato di sostegno a Julian Assange

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Nel febbraio scorso i membri di DiEM25 hanno cominciato a valutare la proposta fatta dal Collettivo Nazionale greco di emettere un comunicato di sostegno per Julian Assange, membro dell’Advisory Panel di DiEM25, e le posizioni contrarie a questa proposta, che vanno da una semplice riluttanza a sostenere Julian a una decisa ostilità verso le sue politiche. I documenti di riferimento sono: : initial proposal of support by Greek NCforum discussionopen letter by Leipzig DSCproposal of reluctant support by Jack and Jean Francostatement of support by Belgian NC, interview with Stefania Maurizi.

Recentemente questo dibattito interno è stato sorpassato da ciò che è accaduto in Ecuador e nell’ambasciata dell’Ecuador (dove Julian ha trascorso gli ultimi sei anni in quelle che, secondo le Nazioni Unite, sono condizioni di detenzione arbitraria).

Inizialmente, l’accesso di Julian al mondo esterno è stato completamente tagliato - ciò che ha spinto i due membri del CC Yanis Varoufakis e Brian Eno a lanciare una petizione per chiedere il ripristino dell’accesso di Julian al mondo esterno (ossia: visite e connessione internet) e di porre fine al suo isolamento. La petizione ha raccolto più di 75.000 firme.

Ora sta diventando sempre più chiaro che l’Ecuador, sotto l’immane pressione delle autorità statunitensi e del Regno Unito, si sta preparando a consegnarlo alla polizia inglese, mentre l’amministrazione Trump prepara una richiesta di estradizione sotto l’accusa di spionaggio - un’accusa che quasi certamente lo porterà, se l’estradizione viene concessa, nel tipo di carcerazione preventiva e di trattamento inumano a cui è stata sottoposta Chelsea Manning. E’ anche chiaro che qualunque processo, negli Stati Uniti, sarebbe un processo politico, che lo spedirebbe in un carcere di massima sicurezza per decenni, come è già accaduto nel passato ad altri prigionieri politici negli Stati Uniti.

Di fronte a questi sviluppi, è urgente che DiEM25 prenda una posizione chiara e concluda il processo decisionale interno con un voto di tutti i membri.

Perciò, chiediamo ai membri di votare per scegliere fra queste due opzioni:

Opzione A - DiEM25 emette, a nome dei suoi membri, il seguente comunicato:

DiEM25 esprime solidarietà a Julian Assange ed a Wikileaks, e chiama all’azione tutti i progressisti perché sostengano il suo diritto alla vita e alla libertà. Qualunque divergenza di opinioni si possa avere con Julian su questioni particolari (ad es. il suo sostegno alla Brexit, a cui DiEM25 si opponeva), siamo orgogliosi di avere nel nostro Advisory Panel uno dei più grandi alfieri della battaglia per la trasparenza. Wikileaks è stata importantissima nel puntare i riflettori sul Grande Fratello e nel permettere a tutti noi di conoscere gli abusi e i crimini perpetrati in nome nostro. Non possiamo restare comodamente seduti mentre Julian Assange viene perseguitato per questo e mentre affronta il pericolo di sparire nel buco nero di quel tipo di “giustizia” che Chelsea Manning ha conosciuto sin troppo bene.

 

Opzione B - DiEM25 per il momento non emette alcun comunicato su Julian Assange, ma prosegue la discussione interna che porterà a un ulteriore voto per decidere se rimuoverlo dall’Advisory Panel di DiEM25

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